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 Riforma dell'Economia

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MessaggioTitolo: Riforma dell'Economia   Riforma dell'Economia EmptyLun 22 Mar 2010 - 0:29

L’attuale situazione economica desta molta preoccupazione, da recenti analisi svolte si evidenzia nel Ducato di Milano un calo demografico che va ad aggravare la sovrapproduzione di beni, un problema che il nostro Ducato si trascina da oramai diversi mesi.
Molti mercati sono investiti da pesanti surplus di beni, ma anche gravi carenze di beni primari. I surplus di beni però destano maggiori preoccupazioni perchè questa condizione si traduce in un impossibilità di vendita, se non a prezzi molto bassi, per tutti i piccoli produttori ( pg con carisma basso) dunque ingenti somme di denaro bloccate ai mercati, somme di danaro che andrebbero in parte ad aumentare i consumi ad esempio nel campo tessile. Inoltre la continua svalutazione dei beni nel tentativo di arrivare a venderli in tempo più o meno brevi ha ridotto di molto i redditi di campi, allevamenti e botteghe, riducendo dunque il potenziale potere d’acquisto dei produttori e di conseguenza i consumi di beni soprattutto per quanto riguarda quelli che non sono di prima necessita come il cibo. A questa sovrapproduzione si è aggiunta una chiusura dei mercati cittadini tramite Ordinanze Municipali che di fatto relegano la quasi totalità delle transizioni commerciali ai Sindaci che nel migliore dei casi, dove troviamo personalità con spiccate capacità commerciali si è riusciti con sufficienza a tenere vivi i commerci. Viceversa dove si sono avuti Sindaci che per svariati motivi tra cui, incapacità, inesperienza, mancanza di tempo non sono riusciti ad assorbire almeno una parte dei commerci necessari alla città si sono avuti veri e propri disastri.
In fine dalla mia esperienza come TM ho notato varie scorrettezze nella gestione dei rapporti tra Municipi e Ducato, soprattutto per quanto riguarda le modalità d’acquisto del Ducato.
I problemi riscontarti dunque sono:
-Scompensi notevoli delle quantità di beni al mercato tra le varie città.
-Sopraproduzione generale nel Ducato di determinati beni, ad esempio il mais e le verdure.
-Sopranumero di artigiani ( liv 2 ).
-Cattiva distribuzione delle coltivazioni e allevamenti in alcune città.
-Inadeguatezza delle modalità d’acquisto Ducali.
-Inadeguatezza delle Ordinanze Municipali di restrizione dei mercati.
-Insufficienza nell’approvvigionamento di legna

Per questo proponiamo:

1-Liberalizzazione dei mercati cittadini.
Abolizione di tutte le Ordinanze Municipali di restrizione delle compra/vendite nei mercati cittadini fatta eccezione per le Ordinanze riguardanti i beni tipici di città ( frutta, legna, pesce ).
E le ordinanze di restrizione delle compra/vendite nei mercati cittadini riguardanti cittadini extra Ducali, anche se per quest’ultima si potrebbe pensare ad una legge ducale unica per tutte le città.

2- Riorganizzazione della Camera dei Mestieri.
Al fine di trasformarla in un organo di rilevazione dati delle varie città e la possibilità di rilevare eventuali eccessi o carenze di beni o eccessive svalutazioni degli stessi nei mercati cittadini.
In pratica tramite la rilevazione dei dati demografici e degli stati dei mercati utilizzata per garantire i giusti equilibri necessari ad assicurare, nel limite delle possibilità, lavoro e redditi ai produttori del Ducato. La camera sarà gestita dal TM e i suoi delegati saranno scelti tramite bando pubblico e dovranno rispondere a ben precisi requisiti e doveri. Il mantenimento di questi cambiamenti dovrà essere garantito dall’emanazione di un decreto ducale in merito.

3-Riorganizzazione rapporti tra campi e tra mestieri nelle varie città.
Inizio di politiche di controllo dei rapporti tra campi e anche tra botteghe nelle varie città compito che sarà svolto dalla Camera dei Mestieri in collaborazione con la Camera dei Sindaci.
Ove necessario sarà prevista l’erogazione di fondi Ducali e/o Municipali per far fronte alle spese di riorganizzazione/ incentivo di determinate colture o botteghe.

4-Incentivi ai mercanti.
Erogazione di fondi e/o mandati ( a pagamento) pubblicazione di bandi per l’assegnazione di tratet commerciali ai mercanti o associazioni di mercanti regolarmente dichiarati presso la Camera dei Mestieri. Con lo scopo di incentivare questa professioni che è l’unica professione che genera ricchezze senza generare beni, il che è l’ideale in un momento come questo.

5-Riorganizzazione delle modalità d’acquisto del Ducato.
Aumentando il mandato settimanale destinato ai Municipi ma andando a stabilire le tipologie e le quantità di beni acquistati dal Ducato in base alla reali necessità di quest’ultimo. L’aumento stimato del valore del mandato ai municipi e di circa 1/3 del valore attuale aumento dal quel è escluso il rimborso per la corruzione per il quale si deciderà in seguito ad ulteriori accertamenti dei bilanci Municipali. Inoltre la gestione degli approvvigionamenti di legna tramite l’acquisto extra mandato di legna dai Municipi con foresta e la stipulazione di trattati commerciali periodici con Stati confinanti.

6-Aumento dell’inventario Ducale.
Al fine di renderlo capace di reagire ad eventuali crisi o eventi imprevedibili o in ogni caso avere la capacità di fornire alle feste per il prestigio di volta in volta notevoli quantitativi dei beni che risulta più conveniente utilizzare.

7-Erogazione di bonus per i Municipi.
Incentivi per i Municipi che otterranno i migliori bilanci, rispetteranno i rapporti tra colture e botteghe e i margini di quantità di beni e del loro prezzo al mercato, garantiranno un occupazione ottimale delle miniere.


Tramite i suddetti cambiamenti si proverà a dare maggiore slancio all’economia e nella fattispecie, incentivo della circolazione di beni interni al ducato dunque distribuzione delle quantità ed equiparazione dei prezzi, il tutto generando occupazione con l’implemento delle attività mercantili che ci tengo a ribadire, producono ricchezza senza produrre beni. Monitoraggio dei vari parametri dell’economia Ducale al fine di supportare i Sindaci, garantire il raggiungimento e ilo mantenimento della giusta proporzione di campi e botteghe e di quantità e prezzi dei beni ai mercati. Il tutto supportato maggiormente dal Ducato che sarà impegnato a premiare i Municipi più meritevoli, acquistare i giusti e dunque maggiori quantitativi di merci per “svuotare” i mercati che si apprestano a stabilizzarsi andando a creare scorte strategiche o per gestire le esportazione sfruttando il potere diplomatico e contrattuale di gran lunga maggiore a quello dei Municipi.
Dunque maggiore richiesta di beni che si tradurrebbe in maggior opportunità di lavoro e aumento dei prezzi e di conseguenza de redditi.
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